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AGGIORNATI I PROTOCOLLI ANTIMAFIA

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Controlli dai 100.000 euro su servizi, forniture e subappalto, dai 250.000 euro per i lavori pubblici

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Come riferito sul sito della Amministrazione provinciale di Reggio Emilia, il prefetto Iolanda Rolli, il presidente della Provincia Giorgio Zanni ed il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi hanno firmato un addendum ai Protocolli di intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore delle concessioni e degli appalti pubblici.

Questi strumenti antimafia sono stati aggiornati a seguito delle modifiche normative intervenute con la pubblicazione del Nuovo Codice dei Contratti Pubblici, con particolare riferimento alle soglie per i diversi tipi di affidamento e saranno sottoscritti anche da quei Comuni che ancora non hanno aderito.

Nel dettaglio l’addendum ai Protocolli reggiani introduce:

- controllo per servizi e forniture a partire dai 100.000 euro, stessa soglia dei subappalti.

- controllo a partire dai 250.000 euro – invariati rispetto al passato ––per tutti i lavori pubblici, a fronte dei 5 milioni di soglia comunitaria prevista dalla normativa nazionale che, di fatto, escluderebbe dalle verifiche antimafia gran parte degli appalti.

Nei prossimi giorni, tutti i Comuni reggiani – con atto delle rispettive Giunte – aderiranno ai Protocolli di intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore delle concessioni e degli appalti pubblici. 

“Grazie al lavoro coordinato dalla Prefettura, il nostro territorio si conferma all’avanguardia sul fronte della legalità e del contrasto ai tentativi di infiltrazione mafiosa con questi strumenti che abbiamo adottato per proteggerci da quello che abbiamo imparato a conoscere da Aemilia in poi e che siamo convinti debbano essere estesi a tutto il Paese – commenta il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – L’elevato numero di interdittive emesse dalla Prefettura, oltre cento solo lo scorso anno, non va letto come un dato negativo, ma è la conferma dell’efficacia del lavoro svolto e dell’impegno di tutte le istituzioni nel contrastare ogni possibile pericolo di infiltrazione da parte della criminalità organizzata”.

“Non esiste nessuna città in Italia che abbia assunto protocolli così restrittivi e incisivi come abbiamo fatto in questo territorio – afferma il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi – Siamo un modello di riferimento nell’approccio al contrasto alle infiltrazioni dei clan nella pubblica amministrazione e soprattutto nel lavoro di collaborazione interistituzionale che coinvolge Prefettura, Comuni e Province”.

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