Si terrà sabato 22 febbraio l’Assemblea congressuale quadriennale di Confcooperative Reggio Emilia.
I lavori inizieranno alle 8,30 alla Cantina Albinea Canali, dove confluiranno i delegati nominati dalle cooperative aderenti all’organizzazione.
L’ordine del giorno prevede, tra l’altro, l’elezione diretta del presidente e dei 40 componenti del Consiglio provinciale che resterà in carica per un quadriennio.
Nella convocazione dell’Assemblea inviata alle cooperative, il presidente di Confcooperative, Matteo Caramaschi, sottolinea che “l’Assemblea Congressuale alla quale ci avviciniamo rappresenta, senza dubbio, il più importante momento di confronto e di lavoro per l'organizzazione e tutte le cooperative associate. E’ in quella sede, infatti, che si definisce il programma di lavoro quadriennale dell'organizzazione e si rinnovano gli organi che più direttamente saranno impegnati nella sua attuazione”.
“Il tema sul quale si orienteranno i lavori del 22 febbraio – indicato da Confcooperative nazionale ed integrato nel corso degli ultimi lavori del Consiglio di Presidenza e del Consiglio provinciale di Confcooperative Reggio Emilia – appare stimolante ed impegnativo: “Costruttori di beni comuni: lavoro, terra, comunità”, che in sé racchiude il senso del lavoro dei cooperatori e quali siano i più importanti patrimoni collettivi sui quali la cooperazione è quotidianamente impegnata”.
“Su questi temi – prosegue Caramaschi - è fondamentale il contributo di riflessione che è richiesto ad ogni cooperativa, ed è per questo che sin da ora invitiamo le imprese associate ad un approfondimento che si possa tradurre in orientamenti e proposte da condividere nella prossima Assemblea”.
Caramaschi ricorda anche che in sede assembleare si andrà ad approfondire e condividere una mozione che il Consiglio provinciale uscente proporrà ai delegati in relazione ad alcuni obiettivi che attengono ad una forte azione di rilancio e di valorizzazione dello strumento cooperativo nell’ambito delle politiche finalizzate allo sviluppo del territorio e del Paese”.
“In occasione del recente conferimento a Confcooperative del Primo Tricolore – ricorda ancora il presidente Caramaschi - abbiamo avuto modo di ripercorrere le ragioni che portarono al riconoscimento della funzione sociale della cooperazione nel dettato costituzionale, e da lì riteniamo importante ripartire per rimarcare cosa significhi e come si debba tradurre, oggi, quel riconoscimento”.
“La prossima Assemblea Congressuale è la sede e il momento in cui siamo chiamati ad esprimerci su questi e su tutti i temi che le cooperative ritengono rilevanti per lo sviluppo di una cooperazione che ha sempre giocato d’anticipo sulla costruzione di quei beni comuni in cui ciascuno riconosce anche un proprio interesse individuale”.
“A maggior ragione, e già ora con gratitudine – conclude Caramaschi - invito le cooperative (anche nell’ambito di assemblee o consigli di settore che potranno essere convocati) ad affrontare la prossima Assemblea come occasione in cui portare riflessioni, valutazioni e proposte che possano diventare programmi di lavoro comuni a tutto il nostro movimento”.