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RIATTIVAZIONE PROGETTI IN CORSO DI SERVIZIO CIVILE

RIATTIVAZIONE PROGETTI IN CORSO DI SERVIZIO CIVILE

Le disposizioni per l’impiego degli operatori volontari nell’ambito dell’emergenza epidemiologica da covid-19

Categorie: Solidarietà Sociale

Tags: federsolidarietà,   SCU

Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio ha emanato la circolare contenente le disposizioni per l’impiego degli operatori volontari nell’ambito dell’emergenza epidemiologica da covid-19.

Le disposizioni richiedono la riattivazione dei progetti e dell’impiego dei volontari.

Sinteticamente, le disposizioni consentono un riavvio con procedure (ordinaria e rimodulata) e modalità (sul campo, da remoto, o misto) differenti. Tali disposizioni sono “straordinarie” e perdureranno fino al 31 luglio secondo le seguenti linee direttrici: 

1.     Riavvio dei volontari secondo quanto previsto nei progetti finanziati in base a condizioni specifiche certe (sicurezza dei volontari);

2.     Riavvio dei volontari con modalità diverse da quelle originarie (ovvero attività svolta da remoto tramite pc e tablet, oppure mista) su progetti originari;

3.     Riavvio dei volontari su attività ulteriori non previste nei progetti originari in modalità da remoto o sul campo o mista. 

Le attività di cui al punto 1. vanno riavviate solo laddove vi siano condizioni effettive e certe; e vanno corredate di dichiarazioni del Presidente della struttura relative alla fornitura di tutti i dispositivi di sicurezza idonei all’esposizione al rischio e definiti dall’attuale normativa. Si tratta qui evidentemente di casi dove vi è un’acclarata ed oggettiva situazione di sicurezza per i volontari la quale va comunque attestata.

Le attività di cui al punto 2. sono quelle che consentono una effettiva tutela dei giovani, poichè gli stessi svolgono la loro attività presso il proprio domicilio. E’ questa quindi, a nostro avviso, la linea da preferire e promuovere in questo specifico momento.

Per il punto .3 vale quanto indicato nei punti precedenti in base alle singole fattispecie.

Come disposizione generale prudenziale, in tutti i casi in cui l’attività non venga svolta presso il domicilio del volontario è necessaria l’attestazione di responsabilità sulla fornitura dei dispositivi di sicurezza.

Vi sono poi due altre opzioni per la gestione dei giovani volontari:

4.     Gemellaggio con altri enti;

5.     Interruzione temporanea dei progetti.

Nel caso del gemellaggio, punto 4. si tratta di trasferire temporaneamente il volontario presso altro ente. Tale opzione va, allo stato attuale, molto centellinata e va comunque corredata di tutte le dichiarazioni di responsabilità di cui ai punti precedenti.

Esiste, non da ultimo, (punto 5.) la possibilità che “condizioni oggettive eccezionali” possano tenere temporaneamente interrotti i progetti. In tal caso i volontari continueranno ad essere retribuiti,  ma – al momento della riattivazione – il contributo non verrà erogato per un periodo pari a quello dell’interruzione fruita.  

Quest’ultima opzione, sia pur eccezionale per il Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è quella che certamente sarà preferita.

Federsolidarietà/Confcooperative ha attivato un  confronto con tutta la rete del Servizio Civile,  dal quale si è dedotto che la maggior parte dei progetti non possa che fruire di questa specifica opzione, ferma restando la possibilità di riavviare i progetti appena ci saranno le condizioni.

Con la rete territoriale del Servizio Civile, Federsolidarietà ha inoltre valutato, per una parte minoritaria, l’avvio dei volontari “da remoto presso il proprio domicilio” ed in casi molto sparuti l’avvio dei progetti effettivi in situazioni oggettivamente sicure.

"Non ci sottraiamo, quindi, - dichiara la Federazione - alle disposizioni normative emanate, sia pur mettendo al centro del nostro impegno la sicurezza massima dei volontari di Servizio Civile, come peraltro lo stesso Dipartimento ci chiede e procederemo, pertanto, a riattivare il Servizio Civile gradualmente, con tutti gli accorgimenti e le prudenze organizzative necessarie."

"Terremo una cabina di regia settimanale con la rete territoriale del Servizio Civile - prosegue Federsolidarietà - ogni venerdì mattina, per monitorare l’andamento della normativa e l’andamento dei progetti nei territori, o per valutare l’attivazione dei progetti interrotti.

"Abbiamo - conclude la  Federazione - inoltre condiviso (essendo in corso la fase della nuova programmazione SCU con la scadenza al 29 maggio p.v. ) l’importanza e l’opportunità di inglobare sin da ora, nei nuovi progetti di servizio civile, anche modalità di gestione dei servizi attraverso la tecnologia."

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