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BONUS CARBURANTI 2023

I buoni carburante ceduti ai lavoratori rimangono esente ai fini fiscali, ma è imponibile ai fini previdenziali

Categorie: Area Sindacale e Giuslavoristica

Tags: 2023,   bonus carburanti

Il Dl 5/2023 è stato convertito dalla Legge n. 23 del 10-3-2023 (Gu n. 63 del 15-3-2023) che ha rinnovato per il 2023 le facilitazioni fiscali in caso di assegnazione a lavoratori dipendenti di buoni carburante fino all’importo di 200 euro.

Purtroppo, non vi sono stati ripensamenti dell’ultimo momento e quindi l’importo dei buoni carburante ceduti ai lavoratori rimane esente ai fini fiscali, ma è imponibile ai fini previdenziali[1].

Questo significa che su un buono di 200 euro il lavoratore avrà una trattenuta da 19,52 euro a 17,68 euro a seconda dell’aliquota.

L’aggravio per il datore di lavoro di almeno 50 euro per arrivare anche a 65.

Qualcuno ha suggerito di considerare il valore dei buoni carburante generi in natura (esenti fino a 258,23 euro ai sensi dell’articolo 51 comma 3 del Tuir), ma in questo modo ci si priverebbe di questa opportunità.


[1] Articolo 1 - Disposizioni in materia di bonus carburante e di trasparenza e controllo del prezzo di vendita al pubblico di carburante per autotrazione

1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, terzo periodo, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, il valore dei buoni benzina o di analoghi titoli per l’acquisto di carburanti ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, non concorre alla formazione del reddito del lavoratore, se di importo non superiore a euro 200 per lavoratore. L’esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore, disposta dal primo periodo, non rileva ai fini contributivi.

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