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PIANO URBANISTICO GENERALE DI REGGIO EMILIA

PIANO URBANISTICO GENERALE DI REGGIO EMILIA

Approvazione definitiva del Consiglio Comunale l’8 maggio 2023.

Categorie: Lavoro e Servizi

Tags: PUG Reggio Emilia

Al termine di un percorso avviato alla fine del 2019 e dopo fasi di consultazione pubblica che ha coinvolto enti, associazioni, sindacati, ordini professionali, imprese e cittadini per la raccolta di osservazioni e contributi, e di valutazione da parte del Comitato urbanistico di Area Vasta, l’8 maggio 2023, il Consiglio comunale ha approvato in modo definitivo il nuovo Piano urbanistico generale (Pug) di Reggio Emilia, sostituendo i precedenti strumenti di pianificazione, quali il Piano strutturale comunale (Psc) e il Regolamento urbanistico ed edilizio (Rue) del 2011.

 

Il Piano individua tre sfide come prioritarie per il futuro della città e le conseguenti strategie.

 

1.    Neutralità carbonica, ovvero contribuire a ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.

Nella strategia prevista per questo ambito, un ruolo fondamentale lo riveste la rigenerazione urbana, scindendo definitivamente il binomio sviluppo e consumo che ha caratterizzato il periodo del boom edilizio e demografico, e la riduzione del consumo di suolo che ha portato a cancellare tutte le previsioni di espansione fuori dal territorio urbanizzato ereditate negli ultimi 30 anni pari a 3.800 alloggi e 5 milioni e mezzo di metri quadrati di aree urbanizzabili che tornano agricole.

Ulteriori azioni sono previste per la mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici attraverso il potenziamento della forestazione urbana, con la piantumazione di oltre 100 mila alberi entro il 2030, e la creazione di corridoi ecologici continui in territorio urbanizzato, grazie alla nascita di nuovi parchi, la valorizzazione delle vie d'acqua e la riduzione dell’impermeabilizzazione del suolo.

Per quanto attiene la riqualificazione energetica e le fonti rinnovabili viene favorito il recupero degli immobili attraverso la semplificazione amministrativa e l’introduzione di incentivi economici ed edilizi che riducono del 50% il contributo di costruzione previsto nel caso di recupero di immobili esistenti. Il Piano si pone, in tal modo, l’obiettivo di mantenere l’attuale tasso di riqualificazione degli immobili pari al 2% annuo, corrispondente anche all’obiettivo dell’Agenda 2030, seppur in assenza del superbonus.

Accanto alla riqualificazione energetica degli edifici, si affianca quella della produzione dell’energia da fonti rinnovabili. Attualmente il Comune di Reggio Emilia conta 30 MW di impianti solari che ne fanno l’ottava città in Italia per potenza installata ogni mille abitanti. Il nuovo PUG prevede la realizzazione, entro il 2030, di ulteriori 200 MW di cui la metà nelle aree industriali, trasformandole da grandi consumatori di energia a vere e proprie centrali di produzione di energia da fonti rinnovabili. Per raggiungere questo prestigioso obiettivo è stato introdotto un aumento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili rispetto a quanto previsto dalla Regione, nonché la copertura dei parcheggi privati nelle aree produttive con pensiline fotovoltaiche. Questo significa, ad esempio, che per un nuovo capannone di 2.500 metri quadrati, a fronte di un obbligo dell’installazione di 50 kW di fotovoltaico, il Piano porta questo valore ad oltre il doppio, pari a 110 kW.

Sono stati inoltre rimossi tutti gli eventuali vincoli comunali per la realizzazione di impianti fotovoltaici in copertura degli edifici al fine di favore la diffusione delle Comunità energetiche Rinnovabili. Mentre rimangono gli obblighi ed incentivi edilizi per la rimozione di oltre un milione di metri quadrati di coperture in amianto ancora presenti in città, che valgono quasi 100 MW se abbinate alla installazione di impianti fotovoltaici.

In funzione della sfida sulla neutralità carbonica, la mobilità sostenibile viene incentivata integrando la pianificazione urbanistica con quella della mobilità, prevedendo il completando dell’infrastrutturazione principale della città e la realizzazione di 30 chilometri di superciclabili di connessione fra le frazioni, i quartieri e il centro cittadino.

Sono stati vincolati i varchi paesaggistici della Via Emilia al fine di preservare il suolo non edificato, favorendo al contempo la demolizione e ricostruzione di edifici prospicienti la viabilità principale, con la possibilità di un arretramento nel rispetto della distanza di sicurezza stradale.

 

Viene promossa l’agricoltura sostenibile e la multifunzionalità delle aziende agricole, incentivando sistemi di produzione alimentare più equi e rispettosi dell'ambiente, con l’obiettivo di raddoppiare la superficie agricola biologica ed integrata e di ridurre l’utilizzo di prodotti fitosanitari e fertilizzanti. Al centro di tutte le scelte del Piano l’Imprenditore agricolo professionale come produttore di eccellenze e custode del paesaggio

 

2.    Potenziamento e qualificazione dei beni comuni che concorrono ad innalzare il livello di qualità della vita e della coesione sociale: la salute pubblica, la casa, gli spazi comuni, le reti, l’istruzione, la legalità, ma anche i tanti servizi territoriali da quelli culturali, ai trasporti, allo sport fino alla gestione dei rifiuti.

La strategia viene affrontata attraverso uno specifico strumento, il Piano di Comunità, che programma la riqualificazione e nuova progettazione di luoghi e servizi in grado di promuovere la salute pubblica, la coesione sociale e migliorare la qualità della vita nei quartieri. La priorità è rappresentata dalle nuove Case delle comunità, da spazi sportivi adeguati e diffusi sul territorio, dalla riqualificazione dei luoghi di aggregazione per renderli più sicuri, accessibili e inclusivi, nonché dalla cura delle dotazioni territoriali esistenti.

Altro elemento essenziale il Diritto alla casa per garantire un futuro solidale e inclusivo. Attraverso importanti investimenti pubblici e l’obbligo di realizzazione di una quota di edilizia sociale negli interventi privati, il Piano programma l’incremento significativo di alloggi convenzionati, soprattutto in locazione, con attenzione alle nuove fragilità sociali. Gli obiettivi, entro il 2030, sono la riqualificazione e realizzazione in partenariato di 400 alloggi Erp e 500 alloggi Ers di cui almeno 100 da destinare a studentati.

Il Piano, seguendo il modello della Città dei 15 minuti, pianifica la diffusione di servizi e attività nei quartieri, raggiungibili a piedi o in bicicletta, grazie a nuove infrastrutture per una mobilità sostenibile e sicura.

 

3.    Aumento dell’attrattività della città per attrarre talenti e investimenti che siano ad alto valore aggiunto, di qualità per l’occupazione e la sostenibilità.

La strategia della terza sfida viene affrontata a partire dalla riqualificazione dei grandi poli produttivi attraverso investimenti sullo spazio pubblico, la sicurezza e accessibilità, semplificando le norme per gli interventi privati di ampliamento o nuovo insediamento come già avvenuto per il Parco Industriale di Mancasale.

Per favorire il commercio di vicinato, vengono drasticamente ridotte le grandi superfici di vendita con la cancellazione di 145 mila metri quadrati ereditati dai precedenti Piani, ed esclusa la possibilità di realizzare nuovi centri commerciali, concentrando le politiche urbanistiche sulla promozione della Città dei 15 minuti.

Il Piano individua, inoltre, nei cosiddetti poli di Area vasta, i grandi motori dello sviluppo per il futuro della città, concentrando qui le principali politiche di sviluppo: l'Area Nord, la Stazione Av Mediopadana, la Rcf Arena, il Centro internazionale Loris Malaguzzi, le Reggiane Parco Innovazione, i poli universitari, l’Ospedale e la Reggia di Rivalta.

Per la rigenerazione del centro storico, il Piano prevede di investire sulla ospitalità, l’accoglienza e i servizi, nonché l’offerta commerciale, culturale, turistica, residenziale e del terziario avanzato. Le azioni previste comprendono il potenziamento delle attività già presenti e l’insediamento di nuove funzioni di interesse pubblico negli ambiti da riqualificare (l’ex Opg e l’ex Omni, i poliambulatori di viale Monte San Michele, le ex carceri di San Tommaso, ecc.), nonché incentivi e semplificazioni per il recupero degli edifici.

 

Tutti gli approfondimenti sul Piano urbanistico generale sono disponibili sul sito:  https://www.comune.re.it/argomenti/cura-della-citta/progetti/pug

 

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